Radio Popolare con Open Radio per i programmi on demand

Radio Popolare
con Open Radio
per i programmi
on demand

22 Giu 2022 | Casi d'uso

Radio Popolare di Milano, attiva dal 1976, rappresenta un caso unico nel panorama italiano per le sue caratteristiche di indipendenza, impegno al servizio della comunità e partecipazione attiva degli ascoltatori, che in parte sono anche azionisti della radio stessa.

Il palinsesto ha un’ampia offerta di contenuti, in parte collegati all’attualità e in parte all’approfondimento di temi culturali e sociali, spaziando fino all’intrattenimento con una proposta musicale svincolata dalle logiche del mainstream. Capofila di una rete di emittenti in tutta Italia che ne trasmettono i giornali radio e altri programmi, si dedica anche al territorio milanese e lombardo.

Una simile impostazione editoriale e una forte fidelizzazione del pubblico, una vera e propria community coinvolta e attiva, danno origine e forte senso anche a dei canali complementari di comunicazione, come un sito Internet e un’app, con un approccio che è diventato sempre più “audio first”.

Migliaia di ore di contenuto audio registrato, indicizzato e accessibile online

Alessandro Diegoli«I programmi di Radio Popolare – ha spiegato Alessandro Diegoli, consigliere di amministrazione – da diversi anni sono stati registrati man mano che venivano trasmessi, indicizzati e offerti on demand sulle proprietà dell’emittente e, in parte, per particolari obiettivi tattici, su piattaforme terze. Oggi la quasi totalità dei programmi viene immediatamente resa disponibile in formato podcast dopo la trasmissione, corredata degli opportuni metadati descrittivi».

Marco Sambinello

 

«Il nostro software di emissione, Zetta di RCS Sound Software, è programmato per registrare automaticamente in background i programmi trasmessi – continua Marco Sambinello, responsabile tecnico – attivandosi in concomitanza della sigla di inizio, entrando in pausa in concomitanza di contenuti non utili all’ascolto on demand, come rubriche di servizio o break pubblicitari, e fermandosi al termine della sigla finale. Ne deriva un file audio che viene poi automaticamente caricato su un sistema in cloud che provvede all’hosting e alla distribuzione al pubblico».

Ancora Diegoli: «Il nostro software di archiviazione e distribuzione dei podcast era stato implementato con personale interno oltre 10 anni fa, era basato su un hosting in datacenter direttamente controllato dai nostri tecnici e una procedura manuale piuttosto complessa per la pubblicazione degli episodi nei feed RSS. Avevamo la necessità di mantenere il server in Italia, per ovviare a determinate restrizioni che avremmo altrimenti avuto da parte delle società che gestiscono i diritti d’autore e i diritti connessi fuori dall’Italia. Noi qui abbiamo regolari contratti che ci permettono di mettere online i programmi per l’ascolto on demand comprensivi della musica, ma se li avessimo caricati sui server all’estero avremmo rischiato l’oscuramento».

Datacenter italiano

Nel ristrutturare il sistema di gestione del flusso di lavoro necessario alla pubblicazione dei programmi per l’ascolto on demand, volendo anche automatizzare il più possibile i diversi passaggi, era quindi requisito basilare quello di mantenere l’hosting in Italia e possibilmente sulle stesse macchine già utilizzate, considerati i numerosi terabyte di audio già archiviato e indicizzato. M-Caster di Open Radio è già fornito a numerosi editori come software as a service su datacenter italiano, ma nel caso di Radio Popolare è stata fatta un’installazione ad hoc.

Radio Popolare di Milano, attiva dal 1976, rappresenta un caso unico nel panorama italiano per le sue caratteristiche di indipendenza, impegno al servizio della comunità e partecipazione attiva degli ascoltatori, che in parte sono anche azionisti della radio stessa.

Il palinsesto ha un’ampia offerta di contenuti, in parte collegati all’attualità e in parte all’approfondimento di temi culturali e sociali, spaziando fino all’intrattenimento con una proposta musicale svincolata dalle logiche del mainstream. Capofila di una rete di emittenti in tutta Italia che ne trasmettono i giornali radio e altri programmi, si dedica anche al territorio milanese e lombardo.

Una simile impostazione editoriale e una forte fidelizzazione del pubblico, una vera e propria community coinvolta e attiva, danno origine e forte senso anche a dei canali complementari di comunicazione, come un sito Internet e un’app, con un approccio che è diventato sempre più “audio first”.

Migliaia di ore di contenuto audio registrato, indicizzato e accessibile online

 

Alessandro Diegoli

«I programmi di Radio Popolare – ha spiegato Alessandro Diegoli, consigliere di amministrazione – da diversi anni sono stati registrati man mano che venivano trasmessi, indicizzati e offerti on demand sulle proprietà dell’emittente e, in parte, per particolari obiettivi tattici, su piattaforme terze. Oggi la quasi totalità dei programmi viene immediatamente resa disponibile in formato podcast dopo la trasmissione, corredata degli opportuni metadati descrittivi».

Marco Sambinello

«Il nostro software di emissione, Zetta di RCS Sound Software, è programmato per registrare automaticamente in background i programmi trasmessi – continua Marco Sambinello, responsabile tecnico – attivandosi in concomitanza della sigla di inizio, entrando in pausa in concomitanza di contenuti non utili all’ascolto on demand, come rubriche di servizio o break pubblicitari, e fermandosi al termine della sigla finale. Ne deriva un file audio che viene poi automaticamente caricato su un sistema in cloud che provvede all’hosting e alla distribuzione al pubblico».

Ancora Diegoli: «Il nostro software di archiviazione e distribuzione dei podcast era stato implementato con personale interno oltre 10 anni fa, era basato su un hosting in datacenter direttamente controllato dai nostri tecnici e una procedura manuale piuttosto complessa per la pubblicazione degli episodi nei feed RSS. Avevamo la necessità di mantenere il server in Italia, per ovviare a determinate restrizioni che avremmo altrimenti avuto da parte delle società che gestiscono i diritti d’autore e i diritti connessi fuori dall’Italia. Noi qui abbiamo regolari contratti che ci permettono di mettere online i programmi per l’ascolto on demand comprensivi della musica, ma se li avessimo caricati sui server all’estero avremmo rischiato l’oscuramento».

Datacenter italiano

Nel ristrutturare il sistema di gestione del flusso di lavoro necessario alla pubblicazione dei programmi per l’ascolto on demand, volendo anche automatizzare il più possibile i diversi passaggi, era quindi requisito basilare quello di mantenere l’hosting in Italia e possibilmente sulle stesse macchine già utilizzate, considerati i numerosi terabyte di audio già archiviato e indicizzato. M-Caster di Open Radio è già fornito a numerosi editori come software as a service su datacenter italiano, ma nel caso di Radio Popolare è stata fatta un’installazione ad hoc.

«Open Radio ci ha fornito la soluzione software ideale per il nostro caso – dice Sambinello – calandola all’interno del sistema di archiviazione già esistente. M-Caster Pro, normalmente fornito come software as a service, è stato installato direttamente su un server nel nostro datacenter, collegato all’hosting già precedentemente utilizzato e sono state sviluppate alcune API aggiuntive che hanno permesso una perfetta integrazione con il nostro sito web e la nostra app. Il tutto senza dover modificare la struttura dei nomi file e le URL dei feed RSS, permettendo quindi una migrazione del tutto trasparente e senza il rischio compromettere l’indicizzazione storicamente acquisita su aggregatori e motori di ricerca. Inoltre, i riferimenti ai file audio che erano già memorizzati nel database del nostro sito web sono rimasti immutati, evitando anche in questo caso di perdere link o creare altri malfunzionamenti».

Flusso di lavoro semplificato

Attualmente il flusso di lavoro è completamente automatico: dopo l’emissione in radio, il contenuto esce entro pochi secondi su tutte le piattaforme per l’ascolto on demand. Occorre l’intervento manuale solo per quegli episodi dove si desidera inserire titolo, testo descrittivo ed eventuale immagine ad hoc in coerenza con il contenuto del file audio. Si interviene nel pannello di M-Caster, che si apre facendo il login con un comune browser, e si può navigare tra i feed e gli episodi supportati anche da funzioni di paginazione che sono state aggiunte, considerate le diverse migliaia di episodi in archivio, agganciati a più di 100 feed RSS attivi.

In assenza di intervento manuale, i metadati descrittivi vengono generati automaticamente seguendo un template che può combinare testi statici a parti dinamiche per date, giorni della settimana, ore e minuti della pubblicazione, qualora si vogliano riportare nei campi di testo. Tutti i metadati vengono anche scritti da M-Caster nel file audio prima della pubblicazione, secondo lo standard ID3 richiesto da Apple.

«La migrazione è stata decisamente fluida”, conclude Alessandro Diegoli. “Il rischio di rallentamento del sistema dovuto alle numerose richieste che arrivano al server in particolare dalla nostra app è stato praticamente annullato da politiche di caching già predisposte da Open Radio che sono poi state affinate una volta che il sistema è entrato in produzione. Dato che ora siamo in grado di tracciare con buona precisione gli ascolti, abbiamo visto che in questo periodo ci sono oltre 260.000 download al mese, con un ristretto numero di programmi che contribuiscono a circa 3/4 dei download. Alcuni feed superano i 4000 utenti unici al mese e il nostro Giornale Radio è ascoltato on demand da quasi 45.000 persone diverse nei 30 giorni. Dal calcolo sono esclusi alcuni programmi ed episodi molto vecchi, che hanno comunque ancora una coda di ascolti».

Servizi complementari

Alessandro Rinaldi, sviluppatore di Open Radio, è stato anche incaricato della parte sistemistica, per la manutenzione delle macchine virtuali in datacenter.

Con la fornitura sono state infine consegnate le Alexa Skill per “Sommario quotidiano”. È ora possibile, per un ascoltatore, inserire nelle sue routine di Alexa anche il giornale radio nazionale, quello regionale e le notizie dal mondo, a cura della redazione di Radio Popolare, sempre aggiornati all’ultima edizione trasmessa.

Risorse impiegate

Radio on Demand

Distribuzione automatica multi piattaforma

Alexa Skill

Software per assistenti vocali

SoundCast

AdServer/SSP

Touchpoint collegati

Proprietà dell'editore

Sito web radiopopolare.it, app Radio Popolare

Smart speaker

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Smartphone, tablet e altri device

Dispositivi con Alexa

Aggregatori di podcast

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